: 22,1 km2
: 6.196
: Zuppa di trippa
: Carnevale di Ceggia
: Ville del XVI, XVII e XVIII secolo

Informazioni - Ceggia

Oggi questo attivo e grazioso Comune al confine con la città di San Donà di Piave è un piccolo centro agricolo e industriale. Una caratteristica, questa, che gli è appartenuta fin dall’epoca romana, quando il territorio di Ceggia era una zona particolarmente vivace, percorsa da un’arteria importante quale la via Annia, che collegava Padova, Altino e Aquileia. Intorno al 900 d.C., dopo un’invasione degli Ungari, la zona è invasa da paludi. La sua popolazione va alla ricerca di un sito più salubre e si ritira nella parte più alta del territorio. In questo periodo si tende a collocare la vera e propria nascita di Ceggia che, secondo la tradizione, fa derivare il proprio nome dal latino cilia maris, ovvero cigli, rive del mare. Nel 1389 Ceggia va sotto il dominio della Repubblica di Venezia. La Serenissima, tuttavia, presa dai propri gravi problemi idraulici, non bonifica le zone acquisite ma, al contrario, favorisce l’espandersi delle aree paludose, le quali costituiscono un efficace baluardo difensivo nell’entroterra. Bisogna dunque attendere la fine del Settecento e poi l’Ottocento per vedere l’avvio di importanti lavori di bonifica e di sistemazione agraria, proseguiti con il Regno d’Italia grazie al prezioso e fondamentale intervento dei privati. Negli ultimi anni Ceggia è cresciuta moltissimo sotto l’aspetto sociale, culturale e produttivo. Tra i suoi fiori all’occhiello non possiamo non citare il “Carnevale”, una delle più grandi, affascinanti e importanti sfilate del nordest: tra maschere, migliaia di visitatori e imponenti carri allegorici, è la punta di diamante di una cittadina che continua a sorprendere.