Il programma internazionale di ricerca archeologica su Bibione continua e si prepara a nuove scoperte
Il progetto di scavi archeologici della Villa romana Mutteron dei Frati a Bibione è stato inserito nel numero di gennaio della prestigiosa rivista “Archeo”, principale notiziario italiano per studiosi e appassionati del settore.
Gli scavi, iniziati nel 2022, sono seguiti da un team di ricercatori dell’Università Regensburg (Germania) e dell’Università di Padova, all’interno di un progetto triennale in accordo con la Soprintendenza (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e per Province di Belluno, Padova e Treviso) e con il finanziamento dell’ente tedesco DFG-Deutsche Forschungsgemeinschaft), oltre che dall’Università di Padova, con supporto dei comuni di Caorle e di San Michele al Tagliamento e della proprietà di Valgrande e dell’affittuario.
Dopo una prima campagna di scavo condotta nei pressi della villa romana (situata in Valgrande), il programma di ricerca prevede tre campagne di ricognizione alla scoperta della fascia costiera in cui la villa si inseriva. La prima campagna si è svolta dal 6 novembre al 1° dicembre 2023 ed ha interessato alcune aree situate nel comune di Caorle e altre nel comune di San Michele al Tagliamento, mentre il 26 febbraio prenderà il via la seconda campagna.
L’obiettivo principale della ricerca è quello di capire la natura e la distribuzione produttiva degli insediamenti costieri in epoca romana e medievale nel territorio compreso tra il canale Nicesolo (dove scorreva il Tagliamento in età romana) e l’attuale corso del Tagliamento (Comuni di Caorle e di San Michele al Tagliamento) e, perché no, ritrovare il porto romano alle foci del Tagliamento, la cui posizione risulta ancora incerta.
Se infatti l’entroterra è già stato oggetto di numerosi studi e scavi, che chiariscono l’importante ruolo delle nostre cittadine in epoca romana e medievale (basti pensare a Concordia Sagittaria e Portogruaro), ancora molto resta da scoprire sulle aree costiere di Caorle e Bibione, affacciate sull’Adriatico e racchiuse tra innumerevoli fiumi. Tutto questo rappresenta un’ulteriore indicazione della straordinarietà del territorio della Venezia Orientale, che si conferma un territorio unico, ricco di storia, tradizioni, misteri e scoperte archeologiche di rilevanza internazionale ancora da ricercare.
Per informazioni sul progetto, è possibile visitare le pagine Facebook e Instagram:
“Bibione Antica: Discovering the past”