Sostegni al settore turistico durante l’emergenza
L’emergenza Covid-19 ha necessariamente imposto alle imprese turistiche di sospendere la propria attività, gettando nell’incertezza datori di lavoro e dipendenti.
Le conseguenze della diffusione del Coronavirus in tutta Italia e i provvedimenti presi dal Governo italiano hanno reso praticamente impossibile la prosecuzione del lavoro di moltissime imprese turistiche venete, parte del comparto economico tra i più colpiti dalle restrizioni agli spostamenti. Sebbene la fine dello stop a tutte la attività non produttive si attesti ai primi giorni di aprile, molte indiscrezioni danno un prolungamento delle quarantena in tutto il Paese almeno fino alla fine dello stesso mese, mettendo a rischio anche la stessa stagione estiva 2020.
Per questo motivo sono state già predisposte misure economiche di supporto al comparto turistico veneto, in più forme. A livello governativo, il Decreto Legge del 17 marzo prevede per le imprese turistico-ricettive proroghe e rateizzazioni al versamento dei contributi ed erogazioni per le micro, piccole, medie imprese e lavoratori autonomi e stagionali. A livello privato sono stati attivati diversi fondi di finanziamento. Ad esempio, Banca Prealpi San Biagio in collaborazione con Fidi Impresa & Turismo ha messo a disposizione 10 milioni di euro a tasso fisso (1,20% fino a 18 mesi e 1,50% fino a 36 mesi); mentre Cofidi Veneziano ha messo sul piatto ben 20 milioni di euro con pricing agevolato, delibera rapida e liquidità pura, per supportare le aziende in difficoltà e agevolarne la futura ripresa.
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